La Storia del Castellaccio
Il podere "Il Castellaccio" si trova in provincia di Viterbo a 60 km da Roma, tra Civita Castellana e Corchiano, nelle adiacenze della Chiesa del Soccorso, attribuita al Vignola. La denominazione trae origine dai ruderi di una fortificazione medioevale, il castello di Castiglione, detto anche Castellaccio.
La proprietà si estende su una superficie di circa 6 ettari parte bosco e parte noccioleto circondato da un fossato. Nella proprietà ci sono alcune polle di acqua sorgiva e nascosti dalla vegetazione, si evidenziano nicchie di tombe falische (abitanti coevi degli etruschi) scavate nel tufo, numerosi cunicoli e sfiatatoi sempre di origine falisca, che attraversano gli scantinati. Oltre ai ruderi della fortificazione medioevale, ci sono i resti di un fabbricato rurale e di una scuderia.
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Il Castellaccio fu costruito da Ranieri di Farolfo su di una difesa naturale costituita dalla rupe e protetta per tre lati dal fiume Cenciano. Faceva parte delle difese costituite lungo la via Amerina. Si presume fosse realizzato su due livelli e i sotterranei dove ora ci sono i resti dell'antico mulino.*
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La famiglia, che lo possiede dagli inizi del '900, sta valutando la possibilità di cedere il podere a chi possa riqualificarlo e riportarlo allo splendore di un tempo. La vicinanza con Roma, la presenza di noccioleti e la storia che si respira in questo luogo sono gli elementi caratteristici del Castellaccio.
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Come arrivare: partendo dalla chiesa della Madonna del soccorso,
imboccare la strada di fronte all'edificio, sotto il ponte ferroviario, e continuare per la strada di Pianaglioni. Dopo 500 metri, sulla destra, vicino ad un campo di piccole querce, c'è un sentiero che raggiunge "Il Castellaccio".
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* fonte: M.C. Sciardiglia, Vedute di Corchiano, Davide Galeb editore
Ernst Fries, Castiglione bei Corchiano, disegno su carta 21,7x35,6 cm, maggio 1826, Museum der Stadt Heidelberg